San Casciano dei Bagni, convegno sui nuovi tesori. Carletti: “Sia l’anno del cantiere per il museo”
“Spero che il 2025 sia in qualche modo l’anno dei cantieri e non vedo l’ora di vedere quello della casa dell’ateneo e quello per il museo. Questi dodici mesi rappresentano una tappa fondamentale per il nostro progetto”, dice il sindaco di San Casciano dei Bagni Agnese Carletti, che è intervenuta al convegno “Oltre il bronzo”, ospitato dall’Università per Stranieri di Siena.
Stamani sono state analizzate le nuove scoperte della campagna di scavi al Santuario ritrovato, nell’antico complesso termale del Bagno grande dove negli scorsi anni sono stati trovati straordinari reperti di origine etrusca e romana. I nuovi meravigliosi tesori, emersi recentemente dai fanghi caldi dopo essere rimasti sepolti per duemila anni, erano stati svelati in una conferenza nello scorso dicembre.
Oltre ottanta i relatori che parleranno. L’iniziativa intende essere un viaggio all’interno della complessità di materiali e contesti restituiti dalle indagini, che parte dai rinvenimenti in bronzo, ma poi spazia dall’acqua termo-minerale, al paesaggio e all’ambiente antico, alle comunità di ieri e di oggi legate al Bagno grande.
“Scopriremo anche i dati storici riportati alla luce dalle iscrizioni contenute nell’area – spiega Jacopo Tabolli, docente dell’ateneo e coordinatore degli scavi – . Esistono infatti tante biografie culturali”. Tabolli cita alla stampa la vicenda di “una coppia che, all’interno del santuario, giura per il proprio matrimonio. Il marito è un personaggio noto: si chiama Junco Valeriano e, a un certo punto, denunciò all’imperatore Claudio il tradimento di Messalina”.
Intanto nell’area del Bagno sono in corso lavori finalizzati alla messa in sicurezza delle vasche, delle canalizzazioni e della sorgente: “Abbiamo avviato il cantiere – spiega il Soprintendente alle Belle arti di Siena Gabriele Nannetti -. E grazie a questo abbiamo ampliato l’area di scavo”.
San Casciano dei Bagni poi attende un museo che ospiti i bronzi: “L’obiettivo è avviare i lavori entro la fine dell’anno, con la speranza di poter vedere la struttura completata nel 2026”, ha detto il primo cittadino Agnese Carletti, che ha tra i suoi desideri anche quello di vedere una Fondazione per i reperti: “Stiamo lavorando in collaborazione con il Ministero e la Regione – ha aggiunto-, al fine di costituirla nel più breve tempo possibile. Esiste già una bozza di statuto, quindi il processo è in corso”.
Ma il borgo chianino aspetta anche la nuova sede dell’Università per Stranieri, la prima fuori da Siena, che sarà hub internazionale per l’archeologia: “Sarà un edificio ampio, con spazio sufficiente per ospitare una foresteria in grado di accogliere oltre 20 persone. Ci sarà anche un’area dedicata alla didattica, un piccolo spazio esterno per incontri conviviali – le parole del rettore Tomaso Montanari – Ora dobbiamo ristrutturarla, ma speriamo di poterla rendere operativa al più presto. Il nostro obiettivo è trasformarla in una residenza per archeologi e archeologhe, sul modello delle residenze d’artista, ma anche in un luogo aperto a molte altre attività legate al patrimonio culturale”.
Montanari poi, intervenendo durante il convegno, ha annunciato: “Nel piano triennale strategico di ateneo, che approveremo domani, un obiettivo si chiama Archeologia civica a San Casciano dei Bagni e prevede la creazione di nuove attività di partecipazione e coinvolgimento attorno allo scavo del Bagno grande della comunità civica del paese e della Valdichiana senese”. L’evento odierno anticipa l’uscita del terzo volume di pubblicazione scientifica dei risultati dello scavo, prevista per maggio 2025.