Sanità, i cittadini indicano le priorità nel sondaggio promosso dal Comune di Siena

È stato presentato oggi in conferenza stampa, dall’assessore alla sanità del Comune di Siena Giuseppe Giordano, l’esito del sondaggio online rivolto alla cittadinanza e volto a raccogliere opinioni e indicazioni sui servizi sanitari locali. L’iniziativa, attiva sul sito del Comune di Siena dal 29 gennaio al 15 marzo 2025, aveva come obiettivo quello di misurare la percezione della popolazione sui temi legati alla sanità, individuando le priorità e le aree di maggiore criticità.
“La partecipazione dei cittadini – ha spiegato l’assessore Giordano – ci ha restituito un quadro prezioso delle esigenze espresse sul territorio. Con questa indagine abbiamo voluto dare voce a chi ogni giorno vive il sistema sanitario. I dati emersi costituiranno la base per orientare le scelte future dell’amministrazione comunale in modo più consapevole e condiviso, ma anche per individuare criticità e priorità reali, con il fine di ridurre lo scostamento tra la percezione dei cittadini e la visione di chi gestisce la sanità. Rafforzare il dialogo con la cittadinanza significa aumentare la qualità delle politiche pubbliche e la fiducia nelle istituzioni”.
Al sondaggio hanno risposto oltre duemila cittadini. Il 98,7 percento dei partecipanti è di nazionalità italiana, lo 0,7 percento comunitaria e lo 0,6 percento extracomunitaria. L’89,7 percento ha dichiarato di essere residente nel Comune di Siena, mentre il 10,3 percento proviene da fuori. Le donne rappresentano il 59,8 percento dei rispondenti, gli uomini il 37,8 percento, e il 2,4 percento non ha indicato il proprio genere. Per quanto riguarda l’età, il 3,4 percento ha tra i 16 e i 25 anni, l’8,1 percento tra i 26 e i 35, il 25,8 percento tra i 36 e i 50, il 53,3 percento tra i 51 e i 70, e il 9,4 percento ha più di 71 anni. Il livello di istruzione è elevato: il 48,7 percento possiede una laurea, il 42,3 percento un diploma di scuola superiore e il 9 percento un diploma di scuola inferiore. Dal punto di vista professionale, il 26,5 percento lavora nel settore privato, il 24,6 percento è dipendente pubblico, il 18,4 percento è pensionato, il 14,8 percento libero professionista, l’11,9 percento lavora nel comparto sanitario e il 3,8 percento è studente.
Il 43,5 percento dei partecipanti ritiene che il policlinico Santa Maria alle Scotte abbia bisogno di molti più investimenti, il 43,7 percento risponde “sì” e il 10,9 percento “abbastanza”, mentre solo l’1,9 percento afferma che non siano necessari. In merito alla costruzione di un nuovo ospedale nel territorio senese, l’11 percento si esprime a favore in modo netto, il 19,1 percento in modo positivo, il 21,6 percento “abbastanza”, mentre il 48,3 percento non ne avverte l’esigenza. Chiarissima, invece, la percezione del bisogno di potenziare la medicina territoriale: il 53,2 percento ritiene che sia necessario farlo “molto”, il 36,1 percento “sì”, l’8,9 percento “abbastanza” e solo l’1,7 percento “per niente”. Alla domanda se lo Stato debba destinare maggiori risorse alla sanità pubblica, il 58,8 percento risponde “sì, molto”, il 32,4 percento “sì”, il 6,7 percento “abbastanza” e solo il 2,1 percento “per niente”. Percentuali simili anche per quanto riguarda la Regione Toscana: il 56,7 percento chiede maggiori investimenti con forza, il 34,6 percento è d’accordo, il 6,6 percento è moderatamente favorevole e il 2 percento non lo ritiene necessario. Per quanto riguarda la spesa pubblica in sanità, il 49,2 percento dei cittadini ritiene che le risorse non siano spese in modo corretto, il 43,6 percento risponde “abbastanza”, solo il 5 percento è convinto che lo siano e appena il 2,2 percento si dichiara del tutto soddisfatto. Riguardo al funzionamento dell’integrazione tra ospedale e territorio, il 50,6 percento la giudica “abbastanza” funzionante, il 40,9 percento “per niente”, il 7,7 percento “sì” e lo 0,9 percento “sì, molto”. Molto negativo è il giudizio sull’operato dell’Ausl Toscana Sud Est: il 60,5 percento ritiene che la sanità senese non sia migliorata da quando è stata costituita, il 28,6 percento la giudica “abbastanza” migliorata, il 9 percento risponde “sì” e solo l’1,9 percento “sì, molto”. Infine, alla domanda se i professionisti qualificati non siano valorizzati e tendano ad abbandonare le strutture locali, il 40,4 percento risponde “sì, molto”, il 37,7 percento “sì”, il 16,5 percento “abbastanza” e solo il 5,4 percento “per niente”.
Il sondaggio si inserisce in un percorso di ascolto e partecipazione promosso dall’assessorato alla sanità del Comune di Siena. I risultati completi dell’indagine sono stati resi disponibili oggi e costituiranno un punto di partenza per futuri incontri pubblici e confronti con gli operatori del settore.