Truffe agli anziani. Divieto di ritorno per 4 anni per l’uomo che tentò di raggirare un 80enne
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Divieto di ritorno per 4 anni nei confronti di un uomo di 48 anni che tentò di raggirare un 80enne. La misura di prevenzione è stata emessa dal Questore della Provincia di Siena Ugo Angeloni.
L’uomo, italiano di origini campane, nel mese di gennaio scorso era stato arrestato in flagranza di reato per tentata truffa aggravata in concorso dai Carabinieri che erano intervenuti presso un’abitazione di Monteriggioni.
Il tentativo di raggirare la vittima è stato uno di quelli classici: il presunto complice aveva telefonato all’anziano facendogli credere che la figlia aveva investito una persona, che si trovava gravemente ferita, e che avrebbe dovuto consegnare denaro o gioielli a chi si sarebbe presentato di lì a poco alla porta di casa, affinché venisse ritirata la denuncia sporta nei confronti della donna.
In quella circostanza però, grazie anche alla immediata segnalazione del vicino di casa al numero unico di emergenza 112, i militari sono riusciti ad intervenire tempestivamente arrestando il malvivente con i soldi in tasca, appena consegnati dalla vittima.
La successiva attività svolta dalla Divisione Polizia Anticrimine della Questura ha portato all’emissione del provvedimento odierno.
La misura di prevenzione è stata, infatti, disposta in quanto è emerso che il 48enne aveva numerosi precedenti per reati simili e non ha alcun legame con il territorio.
L’uomo è stato, quindi, ritenuto pericoloso per l’ordine e la sicurezza pubblica dato che il ripetersi di tali reati, particolarmente insidiosi perché vanno a colpire gli affetti più cari, ha determinato allarme sulla popolazione generando anche senso di insicurezza.
Con questo provvedimento si vuole ancora una volta evidenziare l’attenzione da parte della Polizia di Stato verso questo tipo di reato, che colpisce spesso le persone più vulnerabili.
In tale contesto assume ancora più importanza, sia in termini preventivi che repressivi, la vicinanza e l’aiuto alle vittime da parte delle istituzioni, ma anche dei familiari e dei vicini di casa come accaduto in questa circostanza.
L’appello non può che essere sempre quello di cercare interrompere la prosecuzione delle interlocuzioni con i truffatori e chiamare l’112.