BMps, trasferimenti di dipendenti dalla direzione generale alle filiali. I sindacati chiedono chiarezza
Sono circa 90 i trasferimenti dalla direzione generale alle filiali da inizio anno, di cui 60 fino al 31 ottobre e 30 da novembre a oggi all’interno di Banca Mps. A sostenerlo sono le associazioni sindacali che hanno diffuso una nota in cui hanno aggiunto che l’attività, secondo l’azienda, “ottempererebbe a quanto previsto nel piano industriale, il quale prevede la redistribuzione degli organici per il 70% nella rete filiali e per il restante 30% nelle strutture centrali”.
I colloqui tra i sindacati e le Risorse umane della banca, che si sono tenuti nei giorni scorsi, hanno inoltre visto i sindacati chiedere una maggiore chiarezza sui numeri complessivi della manovra, “il dettaglio dei movimenti suddivisi per direzione e il ridimensionamento delle stesse, tutti elementi che al momento non sono stati forniti”.
“Anche per questo abbiamo evidenziato un modus operandi – scrivono i sindacati – aziendale ricco di contraddizioni a partire dai criteri di scelta del personale da trasferire, tempi e modalità di realizzazione di tali scelte che hanno portato ad
un comprensibile e diffuso malumore fra i colleghi. Tale fenomeno che pare voglia perseguire solo un mero traguardo numerico dettato dall’alto, non tiene conto delle specificità e delle professionalità dei colleghi coinvolti, né delle ripercussioni operative sulle unità produttive coinvolte, sia quelle di rilascio che quelle di ricaduta, e rischia dunque di esasperare una condizione lavorativa già molto difficile”.
In conclusione i sindacati dichiarano di volere “l’immediata apertura di un confronto serio che abbia come finalità l’individuazione di criteri condivisi e processi di riqualificazione sostenibili e realistici oltre ad una analisi esaustiva delle ricadute operative che scaturiranno dalle mobilità prospettate, al fine di tutelare tutte le risorse coinvolte”.