Amadori, accordo azienda-sindacati: annullato lo sciopero a Cesena
È durato un’intera giornata il tavolo di confronto sullo stabilimento Amadori di Monteriggioni, convocato e coordinato dal consigliere per lavoro e crisi aziendali di Eugenio Giani, Valerio Fabiani, presente anche la vicepresidente Stefania Saccardi (i contratti del personale attengono al comparto agricolo). In presenza, in palazzo Strozzi Sacrati, c’erano l’azienda, le organizzazioni sindacali di settore, il Comune di Monteriggioni con il sindaco Marco Frosini e la Provincia di Siena, con il presidente David Bussagli. Tutti hanno firmato un primo verbale; il confronto prosegue giovedì 27 giugno sempre in palazzo Strozzi Sacrati.
I vertici del gruppo che ha sede a Cesena hanno confermato la volontà di cessare l’attività nello stabilimento di Monteriggioni riconoscendo però le richieste avanzate dalle istituzioni e dalle organizzazioni sindacali. Il confronto riparte riconoscendo le condizioni di particolare fragilità dei lavoratori avventizi (circa 180 su 200), che nei mesi scorsi hanno lavorato e riscosso un giorno e mezzo di paga alla settimana e che risultano del tutto privi di tutele. Per essi è stata pensata l’erogazione di una mensilità aggiuntiva equivalente a uno stipendio pieno dell’epoca precedente la crisi di domanda della carne di tacchino (all’origine della decisione di chiudere lo stabilimento in provincia di Siena), come forma di ristoro per la contrazione di stipendio subita. Sempre per gli avventizi si prevede per i prossimi 7 mesi il pagamento di 18 giornate lavorative, superiori a quelle lavorate nei mesi di crisi ma anche maggiori di quelle previste dal minimo di contratto. L’azienda si impegna poi a pagare il servizio di outplacement per ciascuno dei lavoratori a tempo determinato. Amadori si impegna quindi a favorire la reindustrializzazione del sito attraverso misure concrete che saranno oggetto della discussione del 27.
“Il confronto è ripartito grazie al lavoro condotto al tavolo e proseguirà a ritmi serrati, sempre qui in presidenza – spiega Fabiani – Mi preme sottolineare le tutele riconosciute agli avventizi, personale che altrimenti ne è privo: ancora una volta la Regione è dalla parte dei lavoratori a tempo determinato e senza tutele. Adesso il lavoro prosegue sui dipendenti a tempo indeterminato e sulla reindustrializzazione del sito, che per quel territorio è fondamentale”.
In virtù della trattativa in corso e di questi primi elementi emersi i sindacati di categoria hanno deciso di sospendere la manifestazione e lo sciopero che erano stati indetti per oggi.
“L’intesa raggiunta dopo una lunghissima giornata di trattativa in Regione Toscana e che prevede l’impegno alla reindustrializzazione e un sostegno economico e di giornate lavorative per ristorare le lavoratrici e i lavoratori a tempo determinato, rappresenta uno stato di avanzamento e fissa una serie di impegni presi anche dal Gruppo Amadori che fino a qualche giorno fa non erano affatto scontati. Si è trattato di un lavoro sinergico e congiunto del tavolo di crisi che ha visto il massimo impegno tra gli enti locali, regionali, i sindacati con una trattativa che ha messo a segno un punto oggi ma che dovrà necessariamente ripartire e proseguire da domani per il mantenimento di un sito produttivo importantissimo per il territorio valdelsano e per tutta la provincia”. Lo sottolinea il presidente della Provincia di Siena David Bussagli all’esito del tavolo convocato in Regione Toscana sullo stabilimento Avi.coop di Monteriggioni.
“Un primo passo è stato fatto, ovvero quello di riaprire il confronto – afferma il primo cittadino di Monteriggioni, Andrea Frosini –. dopo una lunga giornata di trattative abbiamo raggiunto anche un primo obiettivo importante: è stato ottenuto l’impegno, da parte dell’azienda, a fornire tutele salariali ai lavoratori ed a supportare il processo di reindustrializzazione del sito produttivo attraverso misure concrete. Non è finita qui, dobbiamo, comunque mantenere l’attenzione molto alta e come Amministrazione Comunale ci impegneremo come abbiamo fatto fin dal primo momento. Ho firmato il verbale a conclusione di questa lunga giornata. Questo è stato il frutto di un lavoro al quale le istituzioni hanno fornito un contributo determinante. Le soluzioni trovate non erano scontate e sono state raggiunte con un’intensa trattativa. Dobbiamo continuare su questa strada, il prossimo appuntamento sarà quello del 27 al quale, naturalmente, sarò nuovamente presente. Colgo ancora l’occasione per confermare piena vicinanza ai lavoratori dello stabilimento”.