Arriva il via libera del Ministero: Siena Jazz forma i docenti di musica delle scuole superiori
Via libera dal ministero dell’Istruzione all’accreditamento dei percorsi universitari del Siena Jazz per la formazione iniziale dei docenti per le scuole superiori.
In sostanza con un decreto ministeriale dello scorso 7 febbraio Siena Jazz si apre all’insegnamento per nuovi docenti delle arti musicali a livello nazionale.
Otto saranno i corsi per l’ottenimento dell’abilitazione all’insegnamento dello strumento per gli aspiranti professori: canto, percussioni, tromba, chitarra, trombone, sassofono, clarinetto e pianoforte.
“Si aprono quindi importanti prospettive, che permetteranno di ampliare gli orizzonti didattici di Siena Jazz già a partire dal prossimo mese, con questo importante esito che condurrà, a livello cittadino e nazionale, all’apertura di nuove attività didattiche finalizzate alla formazione di docenti, facendo giungere a Siena musicisti pronti ad acquisire nuove competenze nei percorsi di insegnamento delle arti musicali -evidenzia l’accademia in un comunicato -. Questo permetterà di rinforzare il contributo di Siena Jazz alla promozione della musica jazz a livello nazionale, confermando la capacità dell’Accademia senese di porsi quale portavoce privilegiato nel panorama dell’insegnamento d’eccellenza a livello nazionale, fucina di talenti e al contempo polo attrattivo di nuove risorse per il nostro territorio”.
“Durante i corsi – si spiega -saranno sviluppati percorsi didattici finalizzati ad accertare nei futuri docenti le competenze culturali, disciplinari, pedagogiche, didattiche e metodologiche proprie della professione, la capacità di progettare percorsi didattici flessibili e la capacità di svolgere con consapevolezza i compiti connessi con la funzione di docente e con l’organizzazione scolastica e la deontologia professionale”.
Per il presidente Massimo Mazzini “è una bella opportunità che riguarda nuove prospettive occupazionali, e che ricade direttamente sull’economia del territorio. Siena Jazz riafferma un ruolo da protagonista, che il Ministero riconosce e incoraggia già da molti anni”.