Consiglio comunale, via libera alla variante semplificata “Ars Marmi”
Il Consiglio Comunale di Siena, nella seduta di oggi, venerdì 19 gennaio, ha approvato l’adozione della variante semplificata al piano operativo “Ars Marmi”. L’atto è stato approvato con diciannove voti favorevoli, cinque contrari e tre astenuti.
“Come si evince dal piano operativo – ha spiegato l’assessore all’urbanistica del Comune di Siena Michele Capitani, che ha illustrato l’atto – le aree miste insistenti in questa zona, come in altre del nostro territorio, sono ambiti che prevedono principalmente attività terziarie (sia direzionali che commerciali) che artigianali, anche con tipologie edilizie a capannone e in cui l’attrazione di grandi flussi di traffico e di persone non sempre corrisponde un’adeguata dotazione in termini di accessibilità e parcheggi. Basterebbe questo a far capire il senso di questa variante che per questa amministrazione avrà uno sviluppo in ambito di piano strutturale. Nella zona abbiamo al momento due edifici: in entrambe gli immobili è già ammessa la possibilità di effettuare commercio al dettaglio fino a trecento metri quadrati”.
“La variante – ha aggiunto Capitani – ha come base di partenza il fatto che a novembre del 2023 è stata adottata dal Consiglio Comunale una variante normativa, che ha introdotto il così detto ‘C2 asteriscato’, ovvero la categoria di media distribuzione non alimentare per consentire una migliore disciplina di governo di attività del territorio, per un minore impatto in termini di traffico e poter così diversificare le scelte urbanistiche”.
“In sostanza – ha spiegato ancora l’assessore – nella zona della Strada Statale 73 Levante, la variante prevede il passaggio da due ‘C1’, come in questo caso, a ‘C2 asteriscato’. In questo modo, in quella zona si potrà arrivare ad avere una superficie di vendita fino a 1500 metri quadrati di commercio di qualsiasi tipo non alimentare, creando una miglioria con un’accessibilità e una dotazione di parcheggio adeguate, in quanto la categoria ‘C2 asteriscato’, a differenza delle due ‘C1’, richiede circa il doppio di superficie di parcheggio senza monetizzazione. Con questa variante applichiamo soprattutto un principio che dovrà guidare anche la disciplina delle altre aree miste preesistenti, per le quali potranno esserci in futuro anche altre ‘C2 asteriscato’ sempre condizionati all’accessibilità e alla dotazione di parcheggi idonei. Secondo questa amministrazione si tratta di un principio per un commercio che sia accessibile e sostenibile. Aggiungo che nella zona oggetto della variante era già ammissibile la categoria ‘C1’, che prevede ogni tipologia, anche alimentare e somministrazione, mentre la ‘C2 asteriscato’ esclude alimentare di ogni tipo e tenta di dotare il territorio di una struttura di media, idonea alla connotazione ormai commerciale della zona”.
“Gli strumenti urbanistici vanno più lenti rispetto alle richieste dei privati – ha concluso Capitani – ma c’è un interesse più generale: la zona, ormai diventata commerciale, deve però avere strutture in grado di assolvere compiutamente a questa funzione. Tramite la ‘C2 asteriscato’ abbiamo creato un’adeguata categoria rispetto alle esigenze del territorio, ovvero la sopracitata categoria di media distribuzione non alimentare, che accresce l’offerta commerciale. La visione sul futuro è proprio questa, cioè correggere gli errori fatti in passato. Aggiungo infine che, pur non essendo l’aspetto preminente della variante stessa, oltre ai consueti oneri, c’è il contributo straordinario per il maggior valore che i due immobili vanno a ricevere. Tutte le somme saranno vincolate alla complanare. Infine senza dimenticare la riqualificazione che viene attuata nella zona: non si prevede peraltro la creazione di nuovo edificato, ma la riqualificazione dei due capannoni, anche con demolizione totale e ricostruzione con aumento del venti per cento”.