“Ho ucciso David Rossi”: la Terza corte di assise di Roma ha acquisito il verbale con le affermazioni di Giandavide De Pau in merito alla morte dell’ex dirigente Mps

Nella prima udienza del processo a Giandavide De Pau la Terza corte di assise di Roma ha deciso di acquisire il verbale contenente le affermazioni dell’imputato in merito alla morte di David Rossi. Nel 2019 l’uomo, noto come il killer di Prati dopo un triplice omicidio di due anni fa, aveva rilevato di aver ucciso il manager, morto il 6 marzo 2013. Il giudice ha invece respinto la richiesta della difesa di portare come testimoni Piero Di Lorenzo e Michele Marri, gli ufficiali della polizia giudiziaria che avevano raccolto quella testimonianza nel carcere di Regina Coeli. Affermazioni che al tempo sarebbero state prese in considerazione anche dalla procura di Siena. Sul fatto era stato aperto un fascicolo modello 45, cioè senza ipotesi di reato, ma poco dopo l’indagine era stata archiviata. Intanto il legale della famiglia Rossi, Carmelo Miceli, che stamani ha incontrato il procuratore capo Andrea Boni, ha annunciato la volontà di presentare un’istanza per richiedere l’accesso agli atti. L’avvocato si è poi soffermato sulla nuova commissione di inchiesta sulla morte del responsabile della comunicazione di Mps. Votata nel marzo di un anno e ancora in attesa di partire. Manca sempre il presidente, così come la data della prima convocazione.