Premio ‘America giovani’ a una neolaureata dell’Università di Siena: è tra i migliori talenti accademici italiani
Tra i mille neolaureati italiani che hanno portato a fondo un percorso accademico d’eccellenza c’è anche una dottoressa dell’Università di Siena: è Costanza Cipriani, laureata alla magistrale internazionale in Engineering management.
La ragazza si è così aggiudicata il premio America giovani della Fondazione Italia Usa. Cipriani lo scorso anno ha discusso la sua tesi conseguendo il voto di 110 e lode.
Relatrice del suo elaborato, dal nome “Real-time air quality monitoring with wearable iot sensors: enhancing environmental awareness through citizen dcience and data-driven Engagement”, è la professoressa Chiara Mocenni mentre la professoressa Patrizia Marti è la correlatrice.
“Nel suo lavoro, la dottoressa Cipriani ha ideato e realizzato un sensore indossabile per la rilevazione di dati di qualità dell’aria, con lo scopo di favorire il coinvolgimento dei cittadini nel monitoraggio ambientale in un contesto di data science e citizen science. Attualmente la neolaureata sta terminando un tirocinio da Gucci in ambito di innovazione, economia circolare e sostenibilità, e prossimamente sarà assunta dalla stessa azienda di moda per occuparsi di business intelligence”, spiegano dall’ateneo.
“Sono molto felice per questo importante e meritato riconoscimento ottenuto da Costanza – ha commentato la professoressa Chiara Mocenni – che fin dal primo momento si è contraddistinta per la serietà, la motivazione e il coraggio. Qualità che le hanno permesso di affrontare un curriculum di studi fortemente interdisciplinare, che a molti potrebbe apparire impossibile. Questo premio è significativo, oltre che per Costanza, anche per me personalmente, che ho accolto e accompagnato Costanza nel suo cammino fin dall’inizio, e per l’Università di Siena. Percorsi interdisciplinari vengono promossi sempre più da molte Università e ritengo che sia una strada necessaria per consentire ai giovani, che hanno in mano il futuro di tutti noi, di comprendere la complessità dei comportamenti e dei meccanismi che non possiamo più evitare di osservare quotidianamente intorno a noi”.