Stop ai cibi sintetici, Coldiretti Siena: “Fermato attentato alla biodiversità”. Cia: “Ora si valorizzi agroalimentare del territorio”
“Siamo ben felici per questo disegno di legge che recepisce tutte le istanze di Coldiretti e soprattutto dei consumatori e degli imprenditori, anche perché il cibo sintetico è un attentato alla biodiversità con effetti ad oggi sconosciuti sulla salute umana e sicuramente un danno per l’economia agricola e per la cultura agroalimentare italiana”.
A dirlo è il direttore di Coldiretti Siena Simone Solfanelli che ha commentato l’approvazione del disegno di legge che vieta la produzione, l’importazione e la vendita di cibo sintetico in Italia.
Un giudizio positivo arriva anche da Cia Siena. Ma l’associazione, per parola del suo presidente Federico Taddei, chiede politiche reali che valorizzino la biodiversità e le produzioni locali senesi.
Per Taddei occorre dare valore alle ricchezze agroalimentari del territorio anche facendo una seria cultura sul cibo, facendo capire, per esempio, quali sono le reali qualità di un prodotto come le carni ottenute da un animale allo stato brado.
Tutelare la salute umana e il patrimonio agroalimentare italiano attraverso il divieto di produzione e commercializzazione di alimenti sintetici destinati sia al consumo umano sia ai mangimi animali. Questo è quanto prevede il disegno di legge che è stato approvato ieri in Cdm su proposta del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida
In caso di violazione delle norme sono previste multe che vanno da diecimila fino a sessantamila euro ovvero fino al 10 per cento del fatturato totale annuo, con l’indicazione comunque di un tetto massimo, oltre alla confisca del prodotto illecito. Ulteriori multe interverranno sulla stessa possibilità di attività d’impresa, inibendo l’accesso a contributi, finanziamenti o agevolazioni erogati da parte dello Stato, da altri enti pubblici o dalla Ue, per un periodo da uno a tre anni.
Soddisfazione è stata espressa anche dall’assessore regionale all’agroalimentare Stefania Saccardi. Il no ai cibi sintetici, ha spiegato, “va nella direzione di conservare la nostra storia e la nostra tradizione così come la trasparenza e la tracciabilità dei nostri cibi”.