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Scotte, il policlinico gode di buona salute: prestazioni sanitarie in crescita nel 2023

Scotte, il policlinico gode di buona salute: prestazioni sanitarie in crescita nel 2023
  • PubblicatoAprile 10, 2024

La salute delle Scotte è buona: nel bilancio 2023 sulle varie prestazioni delle attività ambulatoriali, chirurgiche e diagnostiche si vedono incrementi che sfiorano, in percentuale, la doppia cifra.

Dal 2022 allo scorso anno tanto poi è stato fatto per coinvolgere le associazioni di volontariato nei vari percorsi dentro la struttura. Altri punti di forza, secondo il policlinico, sono gli investimenti sul fronte del benessere organizzativo del personale, i progetti in collaborazione con l’Asl e l’ammodernamento e l’innovazione dei vari reparti della struttura.

Nel 2023 le prestazioni complessive per le prime visite specialistiche sono state 159578, rispetto alle 147321 del 2022, con un + 9,4% . Lo stesso trend di forte crescita è stato rilevato anche per l’attività di diagnostica per immagini, 195775 prestazioni eseguite nel 2023 rispetto alle 183068 del 2022 (+ 6,8%). I volumi di attività chirurgica in elezione sono passati da 12416 (2022)  a 13917 (2023) in crescita del + 12%.

Il futuro però è già in essere, ed ecco perché il direttore generale dell’azienda ospedaliera Antonio Barretta  ha fissato le linee strategiche del triennio 2024-2026.

“Nella prima fase di questo anno c’è stato già un aumento dei volumi. Stiamo per raggiungere il plateau della nostra attività. Ed adesso dobbiamo rimanere stabili a questa quota. Ma se dovessi guardare alla sola crescita dei volumi per me è come correre i 100 metri con il traguardo che si sposta in avanti. Bisogna tenerlo fermo e l’unico modo è ragionare sull’appropriatezza delle cure e sulla loro umanizzazione”, le parole di Barretta. “Tuttavia – ha aggiunto -, la valutazione dei ricoverati è ottima. Solo un 3% non ha risposto in maniera positiva al questionario. Noi bisogna lavorare su questa componente”

Barretta ha auspicato un aumento dei volumi di prestazioni della cardiochirurgia, anche se il trend qui è già in crescita, e crede che la “nuova Ferrari” dell’ortopedia, così l’ha definita, possa iniziare a correre nelle sue attività.

Le liste d’attesa infine hanno visto un miglioramento, ma la domanda resta alta, e quindi, spiega il dg, “occorrerà valutare l’appropriatezza di certi esami che vengono richiesti”.

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Redazione